22 gennaio 2021 - 14:43

Savona, 22enne accusato di terrorismo suprematista: «Farò strage di ebrei e femministe»

In carcere Andrea Cavalleri, aveva creato un canale Telegram con 400 aderenti in cui inneggiava allo sterminio razziale e a stragi come quella di Utoya.

di Ferruccio Pinotti

Savona, 22enne accusato di terrorismo suprematista: «Farò strage di ebrei e femministe» Andrea Cavalleri il suprematista arrestato
shadow

Associazione con finalità di terrorismo e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo: sono queste le accuse che hanno condotto la polizia ad arrestare un 22enne di Savona, Andrea Cavalleri destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Genova. L’indagine — condotta dalle Digos di Genova e Savona e dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione centrale della polizia di prevenzione-Ucigos, e diretta dalla Procura di Genova — trae origine da un’inchiesta avviata da un altro ufficio giudiziario nei confronti di un minore confluito in gruppi suprematisti, legato all’arrestato da un forte vincolo di amicizia.

«Morire combattendo»

«Voglio fare una strage a una manifestazione di femministe. Donne ebree e comuniste sono i nostri nemici. Le donne moderne sono senza sentimenti, bambole di carne da sterminare». Sono frasi del suprematista savonese intercettate dagli investigatori. Mentre il giovane è intercettato dice anche: «Gli ebrei sono il male primo da eliminare. Gli ebrei sono nati per distruggere l’umanità». E ancora: «Io una strage la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0», l’uomo che nel 2018 sparò in centro a Macerata, 6 feriti. «Meglio morire con onore in uno school shooting che vivere una vita di m..».

Propaganda antisemita

Gli investigatori hanno accertato che il giovane, assieme ad altri coetanei, aveva costituito un’organizzazione — denominata «Nuovo Ordine Sociale» — di matrice nazionalsocialista, finalizzata al reclutamento di altri volontari e alla pianificazione di atti estremi e violenti a scopo eversivo. Nello specifico, tramite piattaforme di messaggistica, il 22enne, appassionato ed esperto di armi e oggettistica «militaria», teneva i contatti, diretti o in appositi gruppi, con altre persone attestate sulle medesime posizioni ideologiche. Il 22enne avrebbe inoltro collaborato con altri sodali alla redazione e alla successiva diffusione sul web di documenti di chiara matrice neonazista e antisemita nei quali, fra l’altro, si incita apertamente alla rivoluzione violenta contro «lo Stato occupato dai sionisti» e alla eliminazione fisica degli ebrei.

L’istigazione alla violenza e l’astio verso le donne

Inoltre, in varie chat analizzate erano presenti anche istigazioni alla commissione di atti di violenza estremi anche sacrificando la propria vita, incoraggiando lo school shooting o il day of the rope. Effettuate anche 12 perquisizioni nei confronti di altrettanti contatti qualificati dell’indagato che hanno interessato, oltre a Savona e Genova, le città di Torino, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo. Sempre per gli inquirenti, il giovane si è ispirato al sodalizio suprematista statunitense AtomWaffen Division ed alle Waffen-SS naziste. «In tale ambito — si legge — ha creato specifiche chat aventi il fine di svolgere propaganda ed istigazione alla violenza per motivi di discriminazione razziale; in varie conversazioni si è definito quale appartenente alla corrente «Incel» («Involuntary celibate», traducibile in italiano come «celibe involontario»: ragazzi con problemi relazionali con l’altro sesso), manifestando profondo astio nei confronti del genere femminile; fra gli obiettivi dichiarati figurava anche il compimento di azioni terroristiche di matrice suprematista analoghe a quelle realizzate nel 2011 e nel 2019 rispettivamente a Utoya (Norvegia) e Christchurch (Nuova Zelanda), la cui esaltazione frequentemente ricorre nelle conversazioni tra i membri del gruppo».

Il questionario per i nuovi adepti

Cavalleri insieme a un minorenne aveva messo in piedi un canale su Telegram, Sole Nero, al quale erano iscritti più di 400 persone. Per reclutare gli adepti avevano stilato un questionario con 30 domande e in base alle risposte si decideva se ammetterli al gruppo oppure no. «Cosa pensi di Hitler e Mussolini? Vale di più il sangue o il denaro? Cosa pensi degli ebrei?» erano alcuni dei quesiti. A luglio dello scorso anno gli investigatori avevano sequestrato cautelativamente alcune armi al padre di Cavalleri proprio perché avevano capito la pericolosità del ragazzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT