Otto giorni prima di morire, Frida Khalo impugnò i pennelli per l’ultima volta e dipinse sulla polpa rossa di un’anguria la scritta: VIVA LA VIDA / COYOACÁN 1954 MÉXICO. Pochi mesi prima le avevano amputato la gamba destra e si rendeva conto di come le forze la stessero abbandonando per sempre e di come la sua vita si stesse spegnendo a poco a poco.
Ma l’anguria era lì, come nelle rappresentazioni popolari messicane del Giorno dei morti, simbolo di allegria, di vita e di una connessione diretta con l’aldilà. Quest’ultima natura morta non era casuale: era il suo addio definitivo, colorato e ottimista, così come lo era lei, nonostante le prove che la vita le aveva riservato. Questo miscuglio di sofferenza e superamento, di allegria incastonata nel dolore a cui ci avvicina in tutte le sue opere la pittrice messicana è ciò che caratterizza ogni suo lavoro. Per questo motivo è molto facile innamorarsi di Frida, perché tutti, in un modo o nell’altro, ci immedesimiamo in quel dolore e, a volte, ci piacerebbe affrontarlo con la sua stessa serenità.
Si rimane sbalorditi a pensare a questa donna esile e minuta, che ha dovuto sopportare una spina bifida dalla nascita, che ha contratto la poliomielite, che è sopravvissuta a un incidente che sembrava darla per spacciata dovendo affrontare un lungo periodo allettata, accettando senza fiatare tutte le indicazioni dei medici e le numerose operazioni a cui fu sottoposta. Ma soprattutto, ciò che ci lascia davvero senza parole è pensare a come Frida, una donna in grado di affrontare tutti gli ostacoli che la vita le ha riservato, finì per essere succube di una dipendenza sentimentale, aggrappata all’amore per un uomo che non sempre la corrispose e che, ancora peggio, non sempre la trattò con il rispetto che ogni donna si merita. L’amore tossico per Diego Rivera, che influenzerà la sua arte dall’inizio alla fine, è al contempo sorprendente e sconvolgente.
Innamorata del pittore praticamente dal primo momento in cui l’ha incontrato, quando aveva appena compiuto quindici anni, questo genio del muralismo messicano, crudele, egoista e infedele finì per essere non solo il suo grande amore, ma anche il suo aguzzino psicologico, senza che lei fosse in grado di fare qualcosa per evitarlo e, soprattutto, senza che fosse cosciente della situazione che stava vivendo. La pittrice, per quanto possa sembrare assurdo e nonostante avesse trovato in alcune occasioni la forza sufficiente per staccarsi dai suoi abusi, contrattaccando i suoi tradimenti con altre donne e vivendo liberamente la sua sessualità sia con donne che con uomini, finì per essere di nuovo succube del suo gioco, dei suoi ritorni, della sua incostanza.
© 2021 Storytel Original (Audiolibro): 9789180246255
Data di uscita
Audiolibro: 28 dicembre 2021
Otto giorni prima di morire, Frida Khalo impugnò i pennelli per l’ultima volta e dipinse sulla polpa rossa di un’anguria la scritta: VIVA LA VIDA / COYOACÁN 1954 MÉXICO. Pochi mesi prima le avevano amputato la gamba destra e si rendeva conto di come le forze la stessero abbandonando per sempre e di come la sua vita si stesse spegnendo a poco a poco.
Ma l’anguria era lì, come nelle rappresentazioni popolari messicane del Giorno dei morti, simbolo di allegria, di vita e di una connessione diretta con l’aldilà. Quest’ultima natura morta non era casuale: era il suo addio definitivo, colorato e ottimista, così come lo era lei, nonostante le prove che la vita le aveva riservato. Questo miscuglio di sofferenza e superamento, di allegria incastonata nel dolore a cui ci avvicina in tutte le sue opere la pittrice messicana è ciò che caratterizza ogni suo lavoro. Per questo motivo è molto facile innamorarsi di Frida, perché tutti, in un modo o nell’altro, ci immedesimiamo in quel dolore e, a volte, ci piacerebbe affrontarlo con la sua stessa serenità.
Si rimane sbalorditi a pensare a questa donna esile e minuta, che ha dovuto sopportare una spina bifida dalla nascita, che ha contratto la poliomielite, che è sopravvissuta a un incidente che sembrava darla per spacciata dovendo affrontare un lungo periodo allettata, accettando senza fiatare tutte le indicazioni dei medici e le numerose operazioni a cui fu sottoposta. Ma soprattutto, ciò che ci lascia davvero senza parole è pensare a come Frida, una donna in grado di affrontare tutti gli ostacoli che la vita le ha riservato, finì per essere succube di una dipendenza sentimentale, aggrappata all’amore per un uomo che non sempre la corrispose e che, ancora peggio, non sempre la trattò con il rispetto che ogni donna si merita. L’amore tossico per Diego Rivera, che influenzerà la sua arte dall’inizio alla fine, è al contempo sorprendente e sconvolgente.
Innamorata del pittore praticamente dal primo momento in cui l’ha incontrato, quando aveva appena compiuto quindici anni, questo genio del muralismo messicano, crudele, egoista e infedele finì per essere non solo il suo grande amore, ma anche il suo aguzzino psicologico, senza che lei fosse in grado di fare qualcosa per evitarlo e, soprattutto, senza che fosse cosciente della situazione che stava vivendo. La pittrice, per quanto possa sembrare assurdo e nonostante avesse trovato in alcune occasioni la forza sufficiente per staccarsi dai suoi abusi, contrattaccando i suoi tradimenti con altre donne e vivendo liberamente la sua sessualità sia con donne che con uomini, finì per essere di nuovo succube del suo gioco, dei suoi ritorni, della sua incostanza.
© 2021 Storytel Original (Audiolibro): 9789180246255
Data di uscita
Audiolibro: 28 dicembre 2021
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Maria
10 feb 2022
Bellissimo, una Vita incredibile, quella di Frida
Maria
11 ago 2022
Bellissimo.
Mirna
5 giu 2022
Una ricostruzione della vita dell artista molto interessante sotto ogni punto di vistaNon ero a conoscenza della sua situazione, direi angosciante. Da non ascoltare se si è giù di morale !!
Loredana
30 apr 2022
Il libro mi é piaciuto moltissimo. Un personaggio che non conoscevo e che, attraverso questa lettura, ho potuto ammirare per la sua forza d'animo. Frida: nonostante i gravissimi problemi di salute, la vita difficile che ha trascorso, grazie al suo coraggio e forza interiore, é riuscita a realizzare in solo 47 anni di vita, tutti i suoi sogni e grazie al suo grandissimo talento ha dipinto opere così intense e toccanti lasciando messaggi molto forti a tutti coloro che ancor'oggi, ammirano le sue opere. Pittrice, modella, narratrice, attivista ed infine anche insegnante ha lasciato un segno indelebile nella storia della sua amata terra: il Messico
Valentina
5 feb 2022
Triste e intenso, una storia di amori e di resiliencia e forza. Ottima interpretazione.
Raffaella
27 apr 2022
Piaciuto molto
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