10 aprile 2021 - 10:11

Neuralink, Elon Musk ha fatto giocare una scimmia a Pong usando solo il pensiero

Nuovo traguardo per la società di Elon Musk. Protagonista dell’esperimento, un macaco di 9 anni di nome Pager. Ma gli obiettivi a lungo termine sono ancora più ambiziosi

di Alessandro Vinci

Neuralink, Elon Musk ha fatto giocare una scimmia a Pong usando solo il pensiero
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Elon Musk lo aveva anticipato a inizio febbraio via Clubhouse: nei laboratori di Neuralink, la sua azienda di chip cerebrali per lo sviluppo di interfacce neurali, c’era una scimmia-cyborg in grado di «giocare ai videogiochi con la mente», letteralmente senza muovere un dito. Ora ne abbiamo anche la prova tangibile. Merito di un video YouTube condiviso venerdì dalla company nel quale si vede Pager, un macaco di 9 anni, dilettarsi con lo storico Pong in maniera 100% telepatica. Guardare per credere, a partire dal minuto 2.15.

La forza del pensiero

Come riporta TheVerge, il chip è stato impiantato nel cranio dell’esemplare circa sei settimane prima delle riprese. Poi Pager ha imparato a utilizzare il videogioco – per l’occasione ribattezzato MindPong – manovrando un joystick e ricevendo in cambio un frullato alla banana attraverso una cannuccia metallica (prima parte del filmato). In questo modo, grazie all’intelligenza artificiale, i 1.024 elettrodi del sensore hanno potuto «mappare» i neuroni attivati dal primate in corrispondenza di ogni singolo movimento, creando così un modello predittivo personalizzato. La seconda e ultima fase ha dunque visto la scimmia riuscire a spostare le barrette senza più l’ausilio del joystick, servendosi solo del canale wireless attivato tra il computer e il suo chip cerebrale di tipo N1 Link. E i risultati sono stati notevolissimi. A quanto si vede nelle immagini, infatti, soltanto una volta la pallina non è stata respinta con successo. A questo link il blog post ufficiale dello studio.

Nuovi orizzonti

Per quanto estremamente innovativa, quella che ha visto protagonista il simpatico Pager non è altro che una tappa intermedia verso i reali obiettivi della società. Lo stesso Musk, infatti, ha poi riferito su Twitter che «il primo prodotto di Neuralinkpermetterà a una persona paralizzata di usare uno smartphone con la mente più velocemente di qualcuno che usa i pollici». Le versioni successive, invece, «per esempio consentiranno ai paraplegici di camminare di nuovo». Sembra fantascienza, in realtà sono le nuove frontiere (a lungo termine) della tecnologia. Ma non è da escludere, come ha scritto Massimo Gaggi all’indomani della dimostrazione con i maiali dello scorso agosto, che mister Tesla abbia addirittura in mente qualcosa di più ambizioso: «la simbiosi tra uomo e macchina». Cioè «il potenziamento delle capacità cerebrali dell’individuo per evitare che venga scavalcato da un’intelligenza artificiale sempre più potente e capace di sopravanzare quella umana». Si vedrà. In ogni caso non occorrerà preoccuparsi dell’estetica: «Il dispositivo viene impiantato a filo con il cranio e si ricarica in modalità wireless –ha concluso Musk –, quindi apparirete e vi sentirete completamente normali». Altro che vaccino anti Covid con 5G integrato.

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